Menta piperita
(Menthae piperitae folium)

Pfefferminze mit der Zahl drei

Foglie di menta piperita

La menta piperita (Menthae piperitae) appartiene alla famiglia delle lamiaceae e trova largo utilizzo a scopo curativo. Nello specifico, si utilizzano le foglie (Menthae folium) della pianta.

Originaria dell'Europa e dell'Asia, questo ibrido naturale tra la menta acqua (Mentha aquatica) e la menta verde (Mentha spicata) è un incrocio che combina le caratteristiche aromatiche e terapeutiche di entrambe le specie genitoriali ed è noto per le sue proprietà digestive, lenitive e rinfrescanti. Contiene, infatti, il mentolo un composto che favorisce la digestione, allevia il mal di stomaco e ha effetti antispasmodici e analgesici.

Storicamente, l’utilizzo della menta risale ai tempi degli antichi egizi: resti di foglie di menta sono, infatti, stati trovati come corredo funebre nelle tombe; anche Greci e Romani la utilizzavano non solo come aromatizzante, ma anche per le sue virtù digestive che accorrevano in aiuto ai commensali nelle ore successive a un pasto “luculliano”. Nel corso dei secoli, la menta piperita ha mantenuto una posizione di rilievo nella medicina popolare, grazie ai suoi effetti benefici sull'apparato digerente, al suo potere rinfrescante e al suo aroma caratteristico.

Il termine "menta" per designare una pianta, fu utilizzato per la prima volta da Gaio Plinio Secondo, noto anche come Plinio il Vecchio, un ammiraglio, scrittore e naturalista romano. Egli descrisse gran parte delle applicazioni mediche di queste erbe nel suo importante lavoro, Naturalis Historia (Storia Naturale), che divenne un riferimento fondamentale per molti testi medici successivi.

Il nome deriva dal greco "Μίνθη" (Minthe o Myntha) e fu probabilmente introdotto dal filosofo greco Teofrasto (371 a.C.–287 a.C.), che descrisse varie specie dal punto di vista botanico e agricolo nella sua opera Historia Plantarum (Indagine sulle piante). Il termine Mentha si riferisce con ogni probabilità a Minthe, nominativo attribuito a una ninfa dei fiumi, figlia del dio Cocito e figura mitologica greca protagonista dell’omonimo mito.

Secondo la narrazione, nell'opera didattica Halieutika del poeta greco-romano Oppiano di Corico (II secolo d.C.), Minthe era una ninfa moglie di Ade; quando quest’ultimo rapì Persefone, Minthe, gelosa, iniziò a vantarsi di possedere una bellezza, a suo dire, superiore a quella della dea sua rivale. Per questa arroganza, fu calpestata e distrutta da Demetra, madre di Persefone, e dalla terra sulla quale fu schiacciata, germogliò l'erba che porta ancora oggi il suo nome.

In altre versioni, raccontate da Strabone e Ovidio, Minthe era amata da Ade, e fu Persefone, in preda alla gelosia, a causare la sua distruzione. Successivamente, il nome scientifico del genere è stato formalmente stabilito da Linneo nella sua opera Species Plantarum pubblicata nel 1753.

Attualmente, le foglie di menta, sono utilizzate in molti ambiti della medicina, in particolar modo nel trattamento dei disturbi gastrointestinali e continuano a essere considerate un ingrediente prezioso in numerosi rimedi naturali e prodotti di consumo quotidiano.

Origine

Come detto, la menta piperita non è una specie indipendente, ma un incrocio tra la menta d'acqua e la menta verde e non è in grado di formare semi fertili da sola. Essendo un ibrido, infatti, questa pianta produce raramente semi in grado di germinare e perciò si propaga principalmente attraverso le sue parti vegetative, come i germogli verdi e gli stoloni sotterranei. Viene quindi propagata vegetativamente tramite talee.

La menta piperita può crescere quasi ovunque, ma preferisce terreni umidi in ambienti ombreggiati ed è originaria del continente europeo; è stata tuttavia coltivata e naturalizzata in molti altri paesi, tra cui gli Stati Uniti, l'India, la Cina, l'Italia, la Francia e l'Ungheria.

Grazie al suo aroma inconfondibile, ma soprattutto alla sua versatilità, la menta è stata coltivata e diffusa in tutto il mondo, perché è in grado di adattarsi ad una vasta gamma di condizioni ambientali.

La produzione commerciale di menta piperita è strettamente legata alla struttura genetica delle piante e alle condizioni ecologiche, che influenzano sia la resa che la composizione dell'olio essenziale. Le regioni con un clima più caldo, come ad esempio la Turchia, tendono a produrre una vegetazione più rigogliosa e una maggiore quantità di erba fresca.

Tuttavia, sebbene una chioma folta aumenti la resa di erba fresca (in riferimento alla pianta della menta piperita appena raccolta, nella sua forma completa e non essiccata) può ridurre la quantità di foglie secche disponibili a causa della caduta del fogliame stesso, presente nella parte più bassa della pianta, riducendo così la quantità di foglie essiccate disponibili. Ecco perché, i componenti principali dell'olio, come mentolo e mentone, mostrano variazioni significative a seconda delle diverse condizioni ecologiche.

Negli ultimi anni, la domanda globale di olio di menta piperita è in costante crescita. I principali paesi produttori, tra cui Bulgaria e Cina, contribuiscono a circa il 90% della produzione mondiale di questo olio essenziale. Nonostante le condizioni climatiche favorevoli, alcuni Paesi non hanno ancora sviluppato una produzione commerciale di olio di menta su larga scala, concentrandosi prevalentemente sulla produzione di menta come spezia da utilizzare in cucina.

Coltivazione e raccolta  

La menta piperita, utilizzata per la produzione farmaceutica, proviene da coltivazioni controllate, ama le zone fresche e umide, ma anche quelle più calde con sufficiente umidità. I terreni umidi, ma anche quelli argillosi o sabbiosi, sono quelli più adatti alla sua coltivazione.

La menta piperita ha bisogno di sufficiente umidità, poiché la pianta non può assorbire facilmente l'acqua a causa della dimensione ridotta delle sue radici. In termini di coltivazione, la menta prospera in terreni umidi, ma ben drenati e ricchi di sostanze organiche. Preferisce suoli leggermente acidi o neutri, con un pH compreso tra 6 e 7.

Tuttavia, essendo una pianta robusta, la menta può crescere anche in terreni meno fertili, a patto che vi sia una sufficiente disponibilità d'acqua. Le aree fresche e soleggiate, con una buona esposizione al sole, sono ideali per favorire la produzione di oli essenziali, responsabili del caratteristico aroma della menta e della sua freschezza.

Le aree di coltivazione della menta piperita sono generalmente avviate utilizzando stoloni (parti radicali), talee radicate o giovani piante. Inoltre, per garantire una crescita ottimale, è essenziale preparare adeguatamente il letto di impianto, assicurandosi che il terreno abbia una buona struttura e sia ben irrigato. In ottobre, gli stoloni vengono piantatei a una profondità di circa 10 cm.

Il momento ottimale per la raccolta è poco prima o fino all'inizio della fioritura. In questo periodo la concentrazione di nutrienti è massima, soprattutto di olio essenziale, quale il mentolo. Il periodo di raccolta ottimale è quello estivo. Se possibile, l'erba di menta piperita viene raccolta (non frantumata) allo stato secco. L'erba viene separata dagli steli in modo da essiccare solo le foglie, utilizzando diversi processi di essiccazione. L'essiccazione accurata della menta piperita è necessaria per preservarne i preziosi ingredienti.

Gli oli estratti dalle foglie e dai fiori della pianta sono altresì utilizzati in gocce e preparati tonici per promuovere la salute e l'igiene. La menta si conferma, così, come un alleato versatile, con un ampio impiego in numerose soluzioni e prodotti, dall'aromaterapia alla cosmetica. Le sue proprietà benefiche la rendono un rimedio eccellente per la cura della pelle e per una varietà di altre applicazioni, offrendo numerosi vantaggi in diversi ambiti.

Fatti interessanti sulle foglie di menta piperita

Di seguito si riportano alcune curiosità e fatti interessanti sulla menta piperita.

  • La menta piperita è stata creata in Inghilterra nel XVII secolo incrociando diversi tipi di menta coltivati. Nello specifico, la zona di Mitcham divenne il centro della prima coltivazione su vasta scala di menta piperita; quest'area è stata pioniera nella produzione commerciale di menta, grazie alle condizioni ideali del terreno e al clima favorevole. L'innovazione agricola e la crescente domanda per gli oli essenziali hanno contribuito a individuare Mitcham come un importante polo di produzione, influenzando significativamente l'industria della menta e il suo uso a livello globale.
  • I diversi tipi di menta si differenziano principalmente per la concentrazione e la composizione dei loro preziosi oli essenziali, che influenzano notevolmente le loro applicazioni terapeutiche.
  • La menta piperita cresce fino a 30-70 centimetri di altezza e si riconosce per il suo odore forte e aromatico. È una pianta estremamente resistente e facile da coltivare. Può prosperare anche in condizioni di crescita non ideali e tende a diffondersi rapidamente, motivo per cui molti giardinieri la coltivano in contenitori per evitare che invada il giardino.
  • Fiorisce, con fiori violacei, tra giugno e agosto. I fiori si trovano raggruppati all'estremità della pianta e la fioritura produce capsule che contengono quattro semi. Le foglie raccolte poco prima della fioritura sono quelle che sprigionano l'aroma più intenso.
Pfefferminze
  • La menta piperita deve essere ripiantata ogni tre anni per evitare che si trasformi in una specie di menta a foglie ricce, povera di principi attivi. Questo processo aiuta a garantire la produzione di foglie nuove e ricche di oli e composti aromatici, essenziali per il loro impiego sia in campo erboristico che culinario.

 

Autorizzazione Minsal CH-20250701-25 del 14/07/2025