Melissa
(Melissae Folium)

Melissa (Melissae Folium)

Foglie di Melissa

La melissa appartiene alla famiglia delle Lamiacee. La specie utilizzata in medicina è la Melissa officinalis, della quale si utilizzano le foglie (Melissae folium), già conosciute nell'antichità come aiuto contro disturbi come le affezioni dello stomaco, del cuore e il nervosismo. Per le sue numerose proprietà curative, nel Medioevo era coltivata in tutti i giardini dei monasteri d'Europa per ordine di Carlo Magno. Il suo odore, che ricorda vagamente quello del limone, attira le api e questo valse alla pianta medicinale il nome di "melissa", dal greco "mélissa" che significa ape.

Origine

La melissa è originaria della regione mediterranea orientale. Oggi è coltivata soprattutto in Inghilterra, in Europa orientale, America e Asia minore, dove le foglie sono spesso utilizzate a scopo medicinale.

In Iran, la melissa è conosciuta con i nomi locali di Badranjbooye, Varangboo e Faranjmoshk. La pianta si trova principalmente nelle regioni settentrionali, nord-occidentali e occidentali; nella medicina tradizionale di questo paese, la melissa è impiegata per trattare una vasta gamma di disturbi, tra cui mal di testa, flatulenza, indigestione, coliche, nausea, anemia, vertigini, asma, bronchite, insufficienza cardiaca, aritmie, insonnia, epilessia, depressione, psicosi, isteria, ulcere e palpitazioni.

Gli usi medicinali della Melissa officinalis risalgono ad oltre 2000 anni fa. Nella medicina tradizionale europea, questa pianta era conosciuta con vari nomi, tra cui melissophyllon e baulme. Dioscoride (40-90 d.C.), considerato il padre della farmacologia, menzionò la melissa nel suo trattato De Materia Medica, descrivendola come segue: "Un decotto delle foglie è utile per coloro che sono stati colpiti da scorpioni, morsi di ragni o di cani". Dioscoride raccomandava, inoltre, l'uso della pianta per trattare amenorrea, dissenteria e problemi respiratori.

In sintesi, la Melissa officinalis è una pianta medicinale con una lunga storia di utilizzo. Da secoli, è stata impiegata in diverse tradizioni di medicina popolare per le sue numerose proprietà terapeutiche. Questo ampio utilizzo storico e culturale sottolinea il suo valore come rimedio naturale e la sua integrazione nelle pratiche di cura tradizionali in tutto il mondo.

Coltivazione e raccolta della Melissa  

Le foglie di Melissa utilizzate per la produzione farmaceutica sono provenienti da coltivazioni controllate. La melissa è una pianta amante del calore ed è relativamente resistente alla siccità; cresce bene in terreni da sabbiosi a limacciosi, ma anche ricchi di humus.

Si coltiva piantando giovani piante per talea o seminando in primavera. Le giovani piante vengono coltivate in serra da marzo ad aprile e piantate tra aprile e agosto. Le talee sono prodotte per propagazione vegetativa da piante madri, in serra o all'aperto nello stesso periodo. In questo caso, però, le piante madri vengono potate 3 o 4 volte all'anno e piantate in vasi di propagazione. Non appena le talee di testa hanno radicato, possono essere piantate all'aperto. La semina per seme, invece, si effettua a maggio, quando il terreno è più caldo grazie alle temperature primaverili.

La raccolta avviene prima della formazione dei germogli, poiché una raccolta tardiva comporterebbe un aumento della percentuale di steli.

Dopo la raccolta, le foglie vengono lavorate il più rapidamente possibile per evitare che le piante si rovinino. Nella prima fase, le foglie vengono tagliate, pulite e successivamente sottoposte a un delicato processo di essiccazione per preservare al meglio i loro principi attivi.

Una corretta essiccazione, è cruciale per preservare le proprietà terapeutiche e aromatiche della melissa, mantenendo così l'efficacia del prodotto finale. Questo processo previene la degradazione e la contaminazione, assicurando che gli estratti utilizzati in preparazioni fitoterapiche conservino oli essenziali, flavonoidi e acidi fenolici.

Esistono diversi metodi di essiccazione per le foglie di Melissa, tra cui l'essiccazione in forno, alla luce solare diretta, all'ombra e a temperatura ambiente. Ogni metodo influisce in modo differente sulla composizione chimica e sulle proprietà terapeutiche della pianta. Diversi studi puntano a comprendere quale metodo preservi meglio i principi attivi e quali tecniche possano minimizzare la degradazione di questi composti. L'obiettivo è determinare il metodo di essiccazione più efficace, garantendo la massima conservazione degli elementi benefici e riducendo al minimo la degradazione.

 

Fatti interessanti sulle foglie di melissa

Le proprietà della melissa sono molte, legate ad altrettanti fatti interessanti e degni di essere raccontati.

  • La melissa è originaria della regione del Mediterraneo orientale. Nel Medioevo, i monaci portarono questa preziosa pianta anche nei monasteri tedeschi, da dove si diffuse rapidamente in tutto il Paese. Questa diffusione non solo favorì la coltivazione della melissa in tutta la Germania, ma contribuì anche alla sua rapida espansione in altri territori d'Europa. I monaci la utilizzavano per preparare tisane a base d’acqua e unguenti, e la pianta divenne un elemento comune nei giardini monastici, come simbolo di benessere e cura di sintomi vari. Questo processo di diffusione portò la melissa a diventare una pianta preziosa per il suo ruolo nel patrimonio botanico europeo.
 
  • La melissa cresce fino a 70 centimetri di altezza, preferisce una posizione soleggiata e riparata dal vento e ha bisogno di molta umidità. Inoltre, l'aroma di limone emesso dalla melissa, ha dimostrato di avere effetti repellenti contro vari insetti. Può aiutare a tenere lontane zanzare e mosche, rendendola una scelta naturale per il controllo degli insetti nel giardino.
  • Oltre al suo impiego nella medicina tradizionale, la melissa ha avuto un'importante presenza nelle pratiche alchemiche, dove era considerata fondamentale per preparazioni destinate alla longevità e al ringiovanimento. In alcune culture, la melissa è stata anche utilizzata nei rituali per attrarre energia positiva e favorire la tranquillità interiore. La pianta era associata a pratiche di meditazione e purificazione, apprezzata per le sue qualità rilassanti e calmanti, che la rendevano un ingrediente prezioso tanto nella medicina quanto nei rituali spirituali.
Foglie di melissa

Autorizzazione Minsal CH-20250701-25 del 14/07/2025