Perché lo stomaco reagisce ai cambi di stagione? I disturbi a livello gastrico durante il cambio di stagione sono piuttosto comuni e sono causati dalle variazioni climatiche e dai cambiamenti del ritmo biologico. Questi periodi di transizione possono influire sul sistema digestivo, causando sintomi come gonfiore, acidità e crampi. Piccole modifiche delle abitudini quotidiane possono risultare utili per alleviare i sintomi che si verificano occasionalmente, per esempio durante periodi di maggiore stress, quando l'irritabilità e la tensione possono contribuire a peggiorare le manifestazioni.
In questi momenti, è comune avvertire sintomi più o meno fastidiosi, con una riacutizzazione dei disturbi. Comprenderne le cause scatenanti e conoscere i trattamenti utili da adottare può aiutare a gestire meglio il problema e a prevenire disagi futuri.
Qual è la correlazione tra cambio stagione e mal di stomaco?
La salute umana può essere influenzata da una serie di fattori esterni, tra cui le variazioni climatiche e i cambiamenti stagionali, che possono portare uno squilibrio del sistema immunitario e diverse problematiche di salute.
Malattie come raffreddore e influenza tendono a diffondersi soprattutto durante l'inverno e con il calo delle temperature possono riemergere anche i dolori articolari; in primavera, invece, sono le allergie a intensificarsi. Questi fenomeni rappresentano una conseguenza delle modifiche ambientali e possono avere un impatto significativo sul benessere generale.
Allo stesso modo, il sistema digestivo, in particolare l'intestino, risente dei cambiamenti stagionali, con la manifestazione di sintomi come bruciore di stomaco, acidità e dolore addominale. Per questo motivo, è fondamentale comprendere i cicli stagionali e le loro fluttuazioni, così come il modo in cui queste variazioni possono influire sul benessere dell'apparato digerente.
In estate, il caldo può essere causa di disidratazione e di una diminuzione dell’appetito, poiché le temperature elevate riducono la capacità digestiva. Inoltre, il caldo influisce negativamente sul microbiota intestinale, riducendo il numero di batteri benefici come i Firmicutes, i Lactobacillus e i bifidobatteri, essenziali per la difesa contro agenti patogeni di vario genere. Anche la crescita di batteri come Clostridium e Ruminococcus, responsabili della produzione di acidi grassi a catena corta, viene inibita, con effetti negativi sui processi corporei.
Durante le stagioni più piovose, l'umidità rallenta ulteriormente il corretto funzionamento del corpo, rendendo sia il sistema immunitario che quello digestivo più vulnerabili. Problemi comuni come ulcere, gastroenterite, gonfiore e acidità possono aumentare notevolmente.
L'inverno, invece, a causa del freddo, porta con sé una tendenza a muoversi meno e a bere meno acqua, favorendo così stitichezza e gonfiore. Le basse temperature rallentano il metabolismo e la digestione, mentre la ridotta esposizione alla luce solare abbassa i livelli di vitamina D. Questo può influire sul funzionamento dello sfintere esofageo, facilitando il reflusso acido.
In autunno, invece, tra i fattori che possono far emergere disturbi gastrointestinali vi sono il cambio di temperatura, il ritorno all'ora solare e la ripresa dei ritmi (di studio o lavoro) a seguito dell'estate, così come le modifiche al regime alimentare. In questa stagione, infatti, è comune notare episodi di stipsi, dolore e gonfiore addominale, bruciore di stomaco, reflusso e difficoltà digestive.
Durante la primavera, invece, è comune avvertire bruciore di stomaco, solitamente legato alle cattive abitudini che caratterizzano il periodo invernale (sedentarietà, fumo, dosi elevate di caffeina, ecc.) e che hanno poi ripercussioni dirette sul periodo immediatamente successivo. In questa stagione, poi, le giornate più lunghe favoriscono l'aumento dei livelli di cortisolo nell'organismo; questo, sebbene renda l'organismo più attivo, può rallentare i processi digestivi, impattando il benessere gastrointestinale. Allo stesso modo, l'uso di farmaci che contrastano le tipiche allergie primaverili può danneggiare il tratto digestivo, aumentando le possibilità di sviluppare problemi a carico dell'apparato stesso.
Di seguito, una breve sintesi che riporta alcune evidenze in merito alle condizioni dell'apparato digerente in relazione alle stagioni e ai vari periodi dell'anno:
- estate: periodo caratterizzato da disidratazione, perdita di appetito, riduzione dei batteri benefici intestinali;
- periodi piovosi: aumento di ulcere, gastroenterite, gonfiore e acidità;
- inverno: fase della stitichezza, del gonfiore, della digestione lenta e del reflusso acido, legati a un rallentamento del metabolismo e alla carenza di vitamina D;
- autunno: stagione in cui si manifestano comunemente difficoltà digestive, sintomi da reflusso gastroesofageo, stipsi, gonfiore addominale e mal di stomaco;
- primavera: periodo in cui comunemente aumentano gli episodi di bruciore di stomaco.
Conoscere l'influenza delle stagioni sul sistema digestivo è essenziale per adattare alimentazione e stile di vita e mantenere l'intestino in salute tutto l'anno.

Sintomi e cause del mal di stomaco da cambio di stagione
È noto che durante i mesi più freddi il metabolismo tende a rallentare, il che può favorire il reflusso acido e l'iperacidità, rendendo la digestione più difficile. In estate, invece, la diminuzione dell'appetito e l'aumento del fabbisogno di acqua influenzano la digestione in modo diverso.
Il cambiamento di clima che caratterizza il cambio stagione è una delle cause principali dei disturbi digestivi legati a questi periodi dell'anno, in cui il corpo deve riassestarsi su nuovi ritmi e fare i conti con l'aumento dello stress. Proprio quest'ultimo è un fattore spesso amplificato durante i cambi di stagione e può compromettere il sistema digestivo, causando crampi, nausea e aggravando ulteriormente i disturbi digestivi già presenti; pertanto, è essenziale gestire lo stress con attenzione e adottare strategie per mantenere l'equilibrio del sistema digestivo in ogni stagione dell'anno.
Lo stress attiva una risposta adattativa che può influenzare sia a breve che a lungo termine il funzionamento del tratto gastrointestinale. Il sistema nervoso enterico, che regola le funzioni intestinali, è connesso al cervello tramite vie parasimpatiche e simpatiche, creando così l'asse cervello-intestino. Lo stress evoca risposte progettate per proteggere la stabilità dell'ambiente interno e garantire la sopravvivenza dell'organismo; tuttavia, se queste risposte vengono attivate troppo spesso, in modo cronico o eccessivo, possono diventare controproducenti e aumentare il rischio di incorrere in patologie.
La tensione può alterare l'equilibrio delicato dei batteri nell'intestino, provocando anche mal di stomaco. Le persone che vivono situazioni di stress cronico e ansia, inoltre, tendono spesso a mangiare eccessivamente o a scegliere cibi poco salutari; alimenti ad alto contenuto di zuccheri possono essere difficili da digerire e causare disturbi gastrointestinali.
Inoltre, uno stato di costante pressione può portare all'adozione di comportamenti dannosi, come il fumo, il consumo eccessivo di alcolici o un'elevata assunzione di caffeina. Questi fattori possono accentuare i sintomi gastrointestinali, aggravando ulteriormente il malessere intestinale.
Durante periodi di difficoltà o di maggiore stanchezza, il sistema nervoso invia segnali all'intestino, attivando i muscoli digestivi e innescando una risposta di "attacco o fuga" (nota anche come ipereccitazione o reazione acuta da stress); questo processo accelera il transito intestinale, provocando sintomi come nausea, crampi, gonfiore e diarrea.
Va specificato, comunque, che tra le principali cause del mal di stomaco legato ai cambi di stagione, oltre all'aumento dello stress, vi sono le alterazioni dei ritmi circadiani (cicli biologici naturali che regolano molte funzioni del corpo umano, come il sonno, la digestione, e il rilascio di ormoni) e l'esposizione a nuovi fattori ambientali, che possono influire sul sistema digestivo.
In particolare, influisce notevolmente sull'organismo il cambio di stagione tra l'estate e l'autunno, soprattutto a causa della diminuzione delle ore di luce, in quanto questa porta a una minor produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e la melatonina, che regolano l'umore e il ritmo sonno-veglia, influenzando il benessere gastrointestinale. Allo stesso modo, le variazioni alla dieta che generalmente caratterizzano il cambio di stagione possono influenzare le funzioni digestive.
Rimedi per il mal di stomaco da cambio stagione
Per contrastare i disagi intestinali legati al cambio di stagione è consigliabile adottare un approccio multifattoriale.
I rimedi più semplici da attuare per alleviare i possibili disturbi gastrointestinali legati al cambio di stagione riguardano la modifica delle proprie abitudini. È importante, quindi:
- praticare regolarmente attività fisica in ogni stagione per favorire la motilità intestinale;
- riposare adeguatamente, poiché il riposo di qualità contribuisce a ridurre lo stress e a migliorare la digestione;
- seguire una dieta equilibrata (ricca di fibre), evitando cibi eccessivamente grassi;
- idratarsi a sufficienza (bevendo circa 2 litri di acqua ogni giorno);
- consumare due spuntini tra i pasti principali;
- approfittare delle ore di luce solare per stare all'aria aperta, così da migliorare l'umore e aiutare l'organismo ad abituarsi alle nuove condizioni atmosferiche.
La pratica dell'attività fisica è fortemente influenzata dall'ambiente in cui si vive, ma la stagionalità, la temperatura esterna e le condizioni meteorologiche sono spesso trascurate come fattori determinanti. È chiaro, però, che elementi come la quantità di luce diurna, le temperature estreme e le precipitazioni possono condizionare attività come la camminata all'aperto, una delle pratiche più diffuse. Il clima può, quindi, sia favorire che scoraggiare l'attività fisica.
Fare sport a qualsiasi età offre numerosi benefici per la salute, sia fisica che mentale. Tra i vantaggi principali vi sono la riduzione del rischio di numerose malattie, il miglioramento della salute dell'apparato gastrointestinale e dei sintomi di depressione e ansia, oltre che la possibilità di avere un controllo efficace del peso corporeo. In alcuni casi, però, l'attività fisica può avere effetti contrastanti; per esempio, nel caso del reflusso gastroesofageo, l'esercizio può agire sia come fattore benefico sia come possibile aggravante del disturbo. Questo perché il reflusso gastroesofageo è strettamente collegato allo stile di vita; alcuni comportamenti, come l'eccesso di peso e il consumo di cibi grassi, cioccolato, caffeina e pomodoro, possono peggiorarne i sintomi.
Per questo motivo, è consigliabile consultare uno specialista prima di apportare modifiche drastiche al proprio stile di vita, così da essere certi di intraprendere un percorso che possa realmente portare beneficio alla propria condizione.
Infine, per alleviare lievi e occasionali disturbi gastrici, si possono utilizzare anche altri rimedi naturali, che possono aiutare sia nella prevenzione che nella gestione della sintomatologia. Di seguito sono riportati i più comuni.
- Fitoterapici: prodotti a base di erbe e piante medicinali, possono supportare la digestione e ridurre la sensazione di pesantezza.
- Acqua tiepida: bere un bicchiere di acqua tiepida al mattino appena svegli e uno la sera prima di andare a letto, con l’aggiunta di qualche goccia di limone e miele, può aiutare a riequilibrare l’organismo e migliorare la digestione.
- Tisane: bere infusi di camomilla, melissa, valeriana, liquirizia e altre erbe con proprietà calmanti e rinfrescanti può essere molto utile per lenire il mal di stomaco.
- Borsa dell’acqua calda: applicare una borsa di acqua calda sullo stomaco aiuta a rilassare i muscoli tesi e ad alleviare il dolore.
Consigli utili e prevenzione
In generale, per gestire i disturbi gastrici legati al cambio di stagione, è consigliato seguire una serie di raccomandazioni utili che valgono in qualsiasi periodo dell'anno.
Tra queste, una delle più ricorrenti raccomandazioni dei gastroenterologi è quella di evitare le gomme da masticare. La masticazione continua, infatti, stimola la produzione di acidi, mentre il saccarosio presente nelle gomme può fermentare, incrementando la produzione di gas. Questo approccio rientra nel trattamento volto a ridurre i sintomi e migliorare la digestione.
È consigliabile, inoltre, evitare fumo e alcol, poiché entrambi aumentano l'acidità e compromettono la capacità dello sfintere esofageo inferiore di mantenere una chiusura adeguata.
Chi soffre di disturbi gastrici, inoltre, dovrebbe preferire pasti leggeri e frequenti durante la giornata, con particolare attenzione alla cena, che dovrebbe essere il pasto più leggero. La digestione serale, essendo più lenta e difficoltosa, può ridurre la motilità gastrointestinale e aumentare la pressione nello stomaco, provocando indigestione, dolori, bruciori e una fastidiosa sensazione di pesantezza. Questo rallentamento può favorire l'irritazione della mucosa gastrica, contribuendo allo sviluppo di problematiche come la gastrite e scatenando reazioni negative come il reflusso. Inoltre, l'aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, può alterare la flora intestinale, con conseguenze che includono una digestione più lenta, infiammazioni e un peggioramento dei sintomi gastrointestinali.
Gli esperti consigliano anche di fare una passeggiata dopo i pasti e aspettare due o tre ore prima di coricarsi.
Per prevenire e controllare il mal di stomaco stagionale, è utile integrare la dieta con probiotici e integratori, che possono favorire una flora intestinale sana e migliorare la digestione. Assumere vitamine essenziali come la A, B2, D ed E, insieme alla melatonina, può sostenere il benessere generale e regolare il ciclo del sonno, contribuendo a ridurre l'influenza dello stress e dei cambiamenti stagionali, e a gestire sia l'insonnia che la sonnolenza.
È anche fondamentale evitare l'uso eccessivo di FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), poiché possono irritare lo stomaco. Inoltre, mantenere un buon equilibrio dei livelli di serotonina può aiutare a gestire l'affaticamento e il nervosismo, migliorando l'umore e la risposta del corpo ai cambiamenti stagionali. Questi accorgimenti possono favorire un miglior benessere gastrointestinale e una digestione più regolare.
In generale, i sintomi di mal di stomaco legati ai cambiamenti stagionali durano alcune settimane e tendono ad attenuarsi una volta che il corpo si è adattato al nuovo clima e alle nuove condizioni ambientali. Tuttavia, è importante notare che la durata e l'intensità dei sintomi possono variare notevolmente da persona a persona, rendendo l'esperienza molto soggettiva. Per questo motivo, se i sintomi si aggravano o perdurano per un periodo di tempo eccessivo, è fondamentale rivolgersi al medico per indagare sulle reali cause alla base di questi e individuare il trattamento più opportuno per il singolo caso.
Autorizzazione Minsal CH-20250701-25 del 14/07/2025