Fiori di camomilla
(Matricariae flos)

Fiori di camomilla (Matricariae flos)

Fiori di camomilla

La camomilla, il cui nome deriva dal greco chamáimēlon (chamái - terra e mḕlon - mela), è una delle piante più antiche conosciute nella storia dell’uomo. Infatti, questa specie vegetale che, appartiene alla famiglia delle Asteraceae e al genere Matricaria, è una delle erbe medicinali più utilizzate al mondo.

Le due varietà più comuni sono la camomilla tedesca (Chamomilla recutita) e la camomilla romana (Chamaemelum nobile). I fiori secchi di camomilla sono ricchi di terpenoidi e flavonoidi, che conferiscono a questa pianta importanti proprietà benefiche.

Tra le varie preparazioni disponibili, la camomilla è più comunemente utilizzata come tisana, in cui i fiori sono infusi in acqua calda. Questa bevanda è estremamente popolare, con un consumo quotidiano che supera il milione di tazze ogni giorno.

Per sfruttare al meglio le proprietà della camomilla si utilizzano i capolini (Matricariae flos), le infiorescenze della pianta, ovvero la parte gialla di quelli che a priva vista sembrano singoli fiori, ma che in realtà sono costituiti da centinaia di piccoli fiorellini gialli.

Infine, è importante notare che la camomilla è stata utilizzata come pianta medicinale fin dall'antichità e la sua descrizione risale agli antichi egizi, romani e Greci. Storicamente, è stata impiegata, per trattare molte condizioni, tra cui, ma non solo mal di gola, sintomi del raffreddore, gengivite, insonnia e ulcere gastriche.

Origine

La camomilla è originaria dell'Europa meridionale e orientale e del Medio Oriente. Assodata storicamente l’origine della pianta in un’area che va dal Mediterraneo al Vicino e Medio Oriente ed anche alle regioni temperate dell’Asia, si è osservato come le varietà selvatiche e le risorse genetiche di queste regioni potrebbero offrire nuove opportunità per i futuri programmi di selezione.

La coltivazione della Chamomilla recutita è iniziata circa 70 anni fa e da quel momento l'aumento della domanda dei fiori di alta qualità ha incentivato gli sforzi di selezione, principalmente in Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. Attualmente, la camomilla è coltivata su larga scala utilizzando diverse linee genetiche, principalmente tetraploidi e cultivar, registrate, con una predominanza di varietà di origine europea.

I Romani e gli antichi Egizi la utilizzavano per le sue proprietà terapeutiche, considerandola sacra; Ippocrate e Galeno, medici dell'antichità, ne lodavano l'efficacia nel trattare problemi gastrointestinali e infiammazioni.

Durante il Medioevo, la camomilla divenne un elemento essenziale nei giardini dei monasteri europei, dove i monaci la usavano per le sue virtù curative. Con il XIX secolo divenne oggetto di studi più approfonditi e la sua coltivazione aumentò in tutto il continente.

Tuttavia, oggi la camomilla è diffusa in tutta Europa, ma anche in alcune zone del Nord America e in Australia. Si tratta di una pianta che cresce spontaneamente in prossimità di zone abitate, lungo le strade e i campi.

La camomilla è, inoltre, coltivata in numerose regioni dell'Ungheria, della Francia, della Russia, del Brasile e nella regione dello Xinjiang occidentale, in Cina. Sebbene originaria di climi tropicali, essa è in grado di adattarsi e crescere anche in condizioni climatiche particolarmente fredde.

In Messico, Sud America e Russia, il capolino della camomilla è la parte principale della pianta utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie e sedative; in Cina, invece, è comune raccogliere l'intera pianta per trattare una vasta gamma di malattie. Qui, la camomilla è stata dettagliatamente descritta per la prima volta nel "Zhu Medical Canon", un'opera medica uigura del X secolo, dove la pianta è chiamata “Bamu Nai”. La descrizione prosegue con: “Il suo sapore e profumo presentano un leggero retrogusto amaro. La camomilla è nota per nutrire i nervi e lo stomaco, migliorare l'appetito e alleviare gonfiori e sudorazione. Viene frequentemente impiegata per trattare mal di testa cronico, stitichezza, sudorazione, gonfiore articolare e disturbi del sistema urinario” .

 

Coltivazione e raccolta 

La camomilla, utilizzata per la produzione farmaceutica, proviene da coltivazioni controllate. Essa viene coltivata principalmente su terreni sabbiosi di tipo “terra nera”, piantando giovani piante o seminando i semi in autunno o in primavera. I componenti del fiore contengono squame ghiandolari in cui è immagazzinato l'olio essenziale. La base del fiore, cava e conica, e l'odore di mela distinguono la camomilla vera dalle altre specie di camomilla.

Il momento ottimale per la raccolta è quando due terzi dei fiori sul capolino sono sbocciati. I capolini vengono raccolti a mano o meccanicamente. È importante che i capolini di camomilla siano raccolti possibilmente senza attaccamento al gambo, perché i gambi compromettono la qualità della materia prima.

Per l'uso della camomilla come pianta medicinale, la materia prima deve rispettare rigorosi standard di qualità. In particolare, i residui di stelo presenti nei capolini devono essere ridotti al minimo. Inoltre, è essenziale, durante la raccolta, evitare la presenza di altri elementi come foglie o residui di terreno.

Ad oggi, la produzione su larga scala è possibile solo attraverso la meccanizzazione della raccolta. Al momento, infatti, in vari paesi produttori di camomilla come Argentina, Slovacchia, Serbia, Italia e Germania, vengono impiegate tecniche di raccolta meccanizzata basate su diversi principi operativi e le attrezzature utilizzate spaziano da macchine montate su trattori a mietitrici semoventi.

I cespi di camomilla vengono solitamente raccolti più volte, perché dopo ogni raccolta le piante formano germogli laterali con nuovi capolini. L'essiccazione viene effettuata secondo diversi metodi di essiccazione (ad esempio, all'aria aperta, con essiccatoi a vassoio o a nastro) e poco dopo la raccolta, perché altrimenti gli ingredienti possono cambiare notevolmente; ad esempio, temperature di essiccazione troppo elevate riducono il contenuto degli ingredienti e soprattutto compromettono la qualità dei preziosi oli essenziali.

Dato lo stato attuale della tecnologia a disposizione, è plausibile rispondere in maniera positiva alle crescenti esigenze di una produzione competitiva di camomilla. Pertanto, è essenziale rilanciare la ricerca e l'innovazione tecnica, concentrandosi sullo sviluppo di tecniche di raccolta più efficienti che mantengano elevati standard di qualità.

Fatti interessanti sui fiori di camomilla

La camomilla, è una pianta con una lunga storia di impieghi medicinali e culturali. Dalla sua sacralità nell'antico Egitto alla presenza nei giardini dei monasteri medievali, fino ai moderni usi in cosmetica e fitoterapia, la camomilla ha affascinato e portato effetti benefici a intere generazioni. Ecco alcuni fatti interessanti che evidenziano la versatilità e l'importanza di questa pianta straordinaria.

  • La “camomilla vera” (Matricaria chamomilla) è molto simile ad altre specie, come la camomilla romana o la camomilla canina. L'odore forte di mela della camomilla vera la distingue dal profumo caratteristico degli altri fiori di camomilla, questa tipologia è ampiamente utilizzata in erboristeria e cosmetica e particolarmente amata per le sue proprietà calmanti, digestive e antinfiammatorie, che possono inoltre contribuire a gestire i sintomi di alcune infezioni.
  • I fiori di camomilla erano già conosciuti nell'antico Egitto come i fiori del dio del sole (Ra, o Re) per il loro capolino giallo e i petali bianchi che ricordavano i raggi solari. La camomilla non solo rivestiva un'importanza culturale e religiosa, ma era anche utilizzata per le sue proprietà terapeutiche, come dimostrato dall'uso che ne facevano gli Egizi nei loro rituali e dai testi sulle pratiche mediche.
Kamillenblüten
  • La camomilla deve la sua fama di pianta officinale agli antichi greci, che la utilizzarono per le sue proprietà terapeutiche, trattando disturbi gastrointestinali e infiammazioni. Apprezzata per il suo effetto calmante e lenitivo, la camomilla è documentata negli scritti di Galeno e Ippocrate, consolidando il suo ruolo nella medicina antica e contribuendo alla sua reputazione come rimedio naturale nei secoli successivi.
  • La camomilla cresce preferibilmente in terreni argillosi e ricchi di sostanze nutritive. Questi tipi di suolo offrono una base ottimale per il suo sviluppo, fornendo i nutrienti essenziali necessari per una crescita sana e una produzione abbondante dei fiori. La pianta prospera anche in condizioni di esposizione solare diretta, che favorisce la sintesi di oli essenziali e composti attivi. Un buon pH del terreno, contribuisce ulteriormente alla crescita ottimale e alla qualità dei suoi fiori. È stato, inoltre, dimostrato come sia oggi possibile stimare la concentrazione e la resa dell'olio essenziale di camomilla in base alle caratteristiche fisico-chimiche del suolo.
  • Cresce da dieci a cinquanta centimetri di altezza, con un fusto fortemente ramificato; inoltre, grazie alla sua adattabilità, la camomilla è una coltura versatile che può essere coltivata in una ampia varietà di condizioni di suolo.
  • La coltivazione intensiva a scopo medicinale dalla fine del XX secolo ha portato allo sviluppo di diverse varietà di camomilla con una resa nettamente migliore di olio essenziale e maggiore resistenza a malattie e parassiti. L'innovazione genetica e le pratiche tecnologiche avanzate hanno ampliato le applicazioni della camomilla, ottimizzando la sua efficacia nella produzione di lozioni e prodotti dedicati all’infusione.

 

Autorizzazione Minsal CH-20250701-25 del 14/07/2025