Lo stomaco è, nell'organismo umano, uno degli organi più importanti. È il punto centrale della digestione, dove avviene la scomposizione dei cibi in nutrienti essenziali per il corpo.
Lo stomaco è rivestito all’esterno, da uno strato di tessuto connettivo che lo protegge e che viene definito tonaca sierosa, la quale facilita il movimento dell'organo all'interno della cavità addominale. Sotto questo strato si trova il peritoneo, una membrana che avvolge gli organi addominali e contribuisce a mantenerli in posizione corretta.
All'interno dello stomaco, poi, sono presenti dei fasci muscolare che ne permettono la dilatazione e la contrazione, e una sottomucosa che supporta la mucosa gastrica e contiene vasi sanguigni e nervi, essenziali per la regolazione della funzione gastrica. La mucosa gastrica, che rappresenta invece il rivestimento interno dello stomaco, ha uno spessore che varia per proteggere le pareti dallo stress meccanico e produce il pepsinogeno, un precursore che, a contatto con l'acido gastrico, viene convertito in pepsina, un enzima cruciale per la digestione delle proteine e l’assorbimento della vitamina B12.
Queste strutture lavorano insieme per garantire che lo stomaco possa svolgere le sue funzioni principali, d'altronde ad esso è affidato il compito di ricevere il cibo introdotto con l'alimentazione - che a seguito della masticazione diventa "bolo" e passa attraverso l'esofago - e iniziare il processo di estrazione dei nutrienti (vitamine, proteine, minerali) e di scarto delle sostanze metabolicamente non attive, che saranno poi smaltite da fegato e reni.
Il cibo, dopo essere stato masticato all'interno della bocca, viene spinto attraverso l'esofago e arriva allo stomaco tramite un tubo muscolare; qui lo stomaco avvia la digestione meccanica e chimica, attraverso la contrazione delle pareti muscolari e l'azione degli acidi e degli enzimi digestivi.
Durante questa fase, lo stomaco trasforma il cibo in una sostanza semi-liquida chiamata chimo, composta da soluzioni acquose, grassi e particelle solide. Questa viene trasferita, attraverso un regolare transito, all'intestino tenue per l'ulteriore digestione e assorbimento dei nutrienti. Le onde peristaltiche più intense facilitano lo svuotamento dell'antro, permettendo al contenuto gastrico, prevalentemente fluido e composto da piccole particelle, di passare attraverso il piloro ed entrare nel duodeno.
La circolazione sanguigna attraverso i vasi sanguigni dello stomaco è essenziale per fornire nutrienti e ossigeno ai tessuti e per rimuovere i prodotti di scarto. Infine, sebbene lo sterno non faccia parte direttamente dello stomaco, esso protegge le strutture superiori del torace, contribuendo alla stabilità dell'area in cui lo stomaco svolge le sue funzioni.
Va considerato, quindi, che per compiere le sue funzioni, lo stomaco è inserito in un apparato più vasto, il sistema gastrointestinale, il cui corretto funzionamento richiede l'equilibrio e la sincronia di ulteriori organi, quali il pancreas e il fegato. Questi componenti collaborano in modo coordinato per garantire una corretta digestione. Il buon funzionamento di ogni parte del sistema è essenziale per mantenere l'omeostasi dell'organismo e assicurare che l'energia e i nutrienti siano distribuiti correttamente a tutte le cellule del corpo.
Fatti sullo stomaco
Di seguito alcune informazioni chiave relative allo stomaco, che evidenziano le sue caratteristiche e funzioni principali. Questi dettagli offrono una panoramica approfondita delle peculiarità di questo organo essenziale per il processo digestivo.
- Lo stomaco si trova tra l'esofago e il duodeno, fungendo da punto di transizione fondamentale nel sistema digestivo: questa posizione strategica consente allo stomaco di ricevere il cibo e i liquidi dall'esofago e di preparare il contenuto per il successivo passaggio nell'intestino tenue.
- I cibi solidi rimangono nello stomaco per circa 1-5 ore. Durante questo lasso di tempo, le pareti muscolari dello stomaco eseguono contrazioni ritmiche (movimenti peristaltici) che mescolano il cibo con il succo gastrico. Questo processo meccanico facilita la riduzione del cibo in particelle più piccole, mentre l'azione chimica degli acidi e degli enzimi gastrici, come la pepsina, inizia a digerire le proteine e a preparare il cibo per l'assorbimento nel tratto intestinale.
- I liquidi restano nello stomaco solo per 10-20 minuti, poiché il loro passaggio attraverso il sistema digestivo è più rapido rispetto ai solidi.
- Lo stomaco immagazzina e processa, in tempi differenti, il cibo ingerito, regolando il rilascio graduale del contenuto verso l'intestino tenue.
- Il succo gastrico contribuisce al processo di digestione e la sua acidità rende innocui i batteri e aiuta a scomporre le proteine in peptidi. Questo fluido, secreto dalle ghiandole gastriche, contiene acido cloridrico e vari enzimi digestivi; l'acido cloridrico abbassa il pH dello stomaco, creando un ambiente altamente acido che non solo distrugge potenziali patogeni, ma attiva l'enzima pepsina, il quale avvia la degradazione delle proteine alimentari in peptidi più piccoli.

Struttura dello stomaco
Quando è vuoto, lo stomaco può essere considerato come una sacca curva e piatta che collega l'esofago al duodeno. Si trova nella parte superiore sinistra dell'addome, appena sotto il diaframma, occupando una posizione centrale tra gli organi addominali.
In questa posizione, lo stomaco svolge un ruolo cruciale, fungendo da deposito per il cibo e preparandolo per la digestione. Caratterizzato da un'anatomia complessa, presenta una forma e una curvatura specifiche. Con una conformazione a “J”, lo stomaco è caratterizzato da due curvature (una maggiore e una minore) ed è suddiviso in quattro principali regioni anatomiche.
Tuttavia, può essere suddiviso - a scopo di semplificazione - in una parte superiore e una inferiore.
- La parte superiore raccoglie il cibo ingerito; questa parte (fondo, o fundus) può espandersi temporaneamente per fare spazio fino a due litri di cibo quando lo stomaco è pieno e raccogliere i gas prodotti dai processi di digestione. Essa si estende al di sopra del cardias (l'apertura dello stomaco verso l'esofago), e svolge un ruolo fondamentale nella conservazione e nella prima elaborazione del cibo appena ingerito, regolandone il passaggio nello stomaco. La capacità di espansione del fondo consente allo stomaco di accogliere grandi quantità di cibo senza esercitare una pressione eccessiva sulle strutture circostanti. Questa funzionalità è essenziale per garantire una digestione efficiente e per mantenere un flusso regolare del cibo verso le altre sezioni dello stomaco e dell'intestino tenue.
- Nella parte centrale e più grande (corpus) avvengono contrazioni muscolari ondulatorie che proseguono nell'area di trasporto inferiore (antro o antrum) e aumentano d'intensità man mano che ci si avvicina allo sbocco dello stomaco (piloro). Questi movimenti ondulatori scompongono il cibo, lo mescolano con i succhi gastrici e trasportano la polpa risultante verso l'uscita dello stomaco, ovvero l'intestino. Questo meccanismo è cruciale per garantire che il cibo sia adeguatamente digerito e pronto per le fasi successive di digestione.
L'assunzione e il rilascio di cibo sono regolati da due speciali sfinteri situati all'estremità superiore e inferiore dello stomaco; essi possono aprirsi o chiudersi come una valvola, a seconda delle necessità. Il primo di questi sfinteri, il cardias, si trova tra l'esofago e lo stomaco e regola l'ingresso del cibo, impedendo il reflusso del contenuto gastrico. Il secondo è il piloro, situato all'estremità inferiore dello stomaco, che ha attività di filtro regolatore per il passaggio di acqua e piccole particelle di cibo tra stomaco e l’inizio dell’intestino tenue.
Questi sfinteri svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'efficienza del processo digestivo, assicurando che il cibo venga trasferito al momento giusto ed evitando il passaggio prematuro o eccessivo di contenuti gastrici nelle sezioni adiacenti del tratto gastrointestinale. La loro capacità di regolare l'apertura e la chiusura in risposta ai segnali fisiologici e alla fisiologia del processo digestivo consente una digestione ottimale e un coordinamento efficace tra le diverse fasi del processo.
Se lo sfintere tra l'esofago e lo stomaco non si chiude correttamente, infatti, gli acidi gastrici possono ritornare in modo incontrollato nell'esofago e causare un'irritazione dolorosa della mucosa esofagea, che viene avvertita come bruciore di stomaco (anche nota come reflusso gastroesofageo). La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è una condizione abbastanza comune nella popolazione. Studi recenti indicano che il reflusso acido è causato soprattutto dal rilassamento del LES (sfintere esofageo inferiore) e dall'ernia iatale. Bruciore di stomaco e rigurgito acido sono sintomi comuni, ma non sempre sufficienti per una diagnosi certa.
Un trattamento adeguato e modifiche allo stile di vita sono spesso necessari per gestire e alleviare i sintomi associati a questa fastidiosa condizione.
Funzione dello stomaco
Le funzioni principali dello stomaco sono l'immagazzinamento, l'ulteriore scomposizione e l'unione del cibo ingerito con i succhi gastrici, che, prodotti dalle ghiandole della mucosa gastrica, favoriscono la digestione e la preparazione del cibo per le fasi successive del processo digestivo. Questo ambiente acido è essenziale non solo per l'attivazione degli enzimi stessi, ma anche per la denaturazione delle proteine, un processo che facilita la loro ulteriore degradazione.
Tale processo, dunque, avviene da un lato con potenti movimenti ondulatori della parete muscolare e dall'altro con l'acido gastrico, prodotto da ghiandole situate nella membrana mucosa dello stomaco. Infatti, i succhi gastrici contengono speciali enzimi che "pre-digeriscono" alcuni componenti del cibo nello stomaco.
La produzione e il rilascio del succo gastrico da parte delle ghiandole sono stimolati dal cosiddetto nervo vago, che gioca un ruolo cruciale in questo processo, stimolando la secrezione gastrica non appena il cibo entra in contatto con la mucosa gastrica.
Questa stimolazione avviene o per la sola vista, l'odore e il sapore del cibo o per la distensione della parete dello stomaco quando un alimento entra al suo interno. Inoltre, il succo gastrico contiene un acido che uccide i batteri penetrati nello stomaco allo scopo di prevenire infezioni: l'acido gastrico è quindi una prima barriera nell'organismo e la maggior parte dei batteri non sopravvive al passaggio attraverso lo stomaco.
È interessante notare come cambi il tempo di permanenza del cibo all’interno dello stomaco e che gli alimenti leggeri, come frutta e verdura, rimangono nello stomaco solo per una o due ore, mentre, al contrario, gli alimenti più difficili da digerire e ricchi di grassi, rimangono nello stomaco per periodi più lunghi che possono arrivare fino a otto ore.
In sintesi, lo stomaco svolge una serie di funzioni indispensabili che vanno dalla scomposizione preliminare degli alimenti, allo svuotamento graduale del suo contenuto, fino alla regolazione del passaggio del cibo nell'intestino; assicurando al corpo il corretto assorbimento dei nutrienti necessari per mantenere un buon equilibrio energetico e garantire una salute generale ottimale.
Disturbi della funzione gastrica
I disturbi della funzione gastrica sono condizioni che influenzano la capacità dello stomaco di svolgere le normali funzioni digestive. Questi disturbi possono variare in gravità e includono problemi come gastrite, ulcere gastriche e reflusso gastroesofageo. Ognuno di questi disturbi può compromettere la salute generale del tratto gastrointestinale e, uniti a fattori come lo stress, una dieta non bilanciata o la mancanza di esercizio fisico, possono persino disallineare la sequenza dei diversi movimenti muscolari dello stomaco (motilità).
Se i muscoli dello stomaco non si rilassano a sufficienza per lasciare spazio al cibo e ai succhi gastrici e/o se i muscoli della parte inferiore dello stomaco sono troppo lenti e non riescono a elaborare a sufficienza la polpa del cibo, il processo di digestione può essere compromesso.
La polpa, ovvero il cibo masticato e pronto per essere deglutito, pertanto, non può più essere sufficientemente mescolata, trasportata e digerita. Ciò può provocare sintomi come bruciore di stomaco, gonfiore, pressione gastrica, nausea e dolore allo stomaco. I segnali che partono dal sistema nervoso enterico a quello centrale possono, inoltre, far sì che la pressione e i movimenti normali dello stomaco vengano percepiti come fastidiosi o addirittura dolorosi.
I disturbi legati alla funzione gastrica possono, inoltre, provocare i seguenti disturbi.
- Dispepsia. La dispepsia funzionale, o indigestione, è un termine che descrive una serie di sintomi associati allo svuotamento gastrico, tra cui dolore o disagio nell'addome superiore, gonfiore, sazietà precoce e nausea. Le alterazioni fisiopatologiche includono uno svuotamento gastrico accelerato, un'accomodazione gastrica compromessa e un'ipersensibilità dello stomaco o del duodeno alla distensione e ai nutrienti. Le cause possono essere legate a ostruzione meccanica (stenosi pilorica), problemi funzionali vari o a patologie organiche dello stomaco.
- Gastroparesi. La gastroparesi è un disturbo caratterizzato da un ritardo nello svuotamento gastrico, senza che vi sia un'ostruzione meccanica. Tale condizione può derivare da danni ai nervi dello stomaco, spesso correlati a diabete, interventi chirurgici gastrici o malattie neurologiche. I sintomi principali includono nausea, vomito e senso di pienezza.
In conclusione, i disturbi legati alla funzione gastrica possono manifestarsi in diverse forme e gravità, influenzando significativamente la qualità della vita delle persone. Un fattore cruciale per il benessere gastrico è il mantenimento di un equilibrio tra i fattori protettivi e quelli aggressivi che influenzano la mucosa gastrica. Qualsiasi alterazione di questo equilibrio può causare disturbi come gastrite o ulcere.
Pertanto, una comprensione approfondita dei processi digestivi è essenziale per garantire una buona salute gastrica e prevenire l'insorgere di tali problematiche.
Suggerimenti utili per mantenere il benessere dello stomaco
Per preservare il benessere dello stomaco, è utile adottare alcune pratiche quotidiane che favoriscano una digestione sana e riducano il rischio di disturbi gastrici, così come è importante adottare una dieta equilibrata che includa al suo interno elementi chiave come fibre, carboidrati, e amminoacidi.
Innanzitutto, è consigliabile dedicare al momento del pasto il giusto tempo e masticare accuratamente il cibo: questa pratica non solo facilita la digestione, ma riduce anche il carico di lavoro sulla muscolatura dello stomaco.
È, inoltre, preferibile evitare pasti abbondanti e optare per il consumo di una porzione di cibo moderata, in modo da non sovraccaricare l'apparato digerente. È importante mantenere un intervallo di 2-3 ore tra l'ultimo pasto e il momento di coricarsi, questa pratica aiuta a ottenere una digestione completa già prima di andare a letto.
Limitare l'assunzione di alimenti che possano irritare la mucosa gastrica, come cibi piccanti, grassi e bevande contenenti caffeina e alcol, può essere utile per prevenire fastidi e infiammazioni, migliorando la sensazione di benessere a livello gastrico.
Praticare tecniche di gestione dello stress e dedicare del tempo ad attività fisiche leggere, come una passeggiata post-prandiale, può contribuire a creare un ambiente favorevole a livello della digestione. Se si soffre di disturbi che, tuttavia, si presentano assiduamente è utile prendere in considerazione rimedi naturali e, in caso di fastidi persistenti, consultare un medico per ulteriori consigli.
Inoltre, è fondamentale ricordare che, l’intestino, spesso chiamato il "secondo cervello", gioca un ruolo cruciale nel mantenere l'equilibrio mentale. Questo è dovuto al sistema nervoso enterico (ENS), che regola il funzionamento del tratto gastrointestinale e interagisce con il cervello tramite gli stessi neuroni e neurotrasmettitori utilizzati dal sistema nervoso centrale. Per questo motivo, le persone affette da depressione, ansia o stress possono manifestare problemi gastrointestinali, come dolori addominali, gonfiore, indigestione, crampi allo stomaco, stitichezza e diarrea.
Autorizzazione Minsal CH-20250701-25 del 14/07/2025